puntata 25

La “Due rifugi”…

un evento per ricorrenze sezionali

 

E’ il 30 aprile 1972, per celebrare i 50 anni della Sezione chivassese, la prima edizione della “Due Rifugi” gara scialpinistica riservata ai soci del CAI. Il percorso è quello classico che collega il rifugio, allora Casa Alpinisti Chivassesi, 1667 mt, con il rifugio Città di Chivasso, al colle del Nivolet, 2604 mt. Idea e organizzazione del gruppo Sci-Cai della Sezione, guidato da Mario Milici.
Venti i partecipanti , primi insieme al Nivolet Mario Milici e Piero Rivetti. In archivio l’elenco dei partecipanti, ma poche le informazioni e nessuna immagine.
Ma questa pagina di storia la dedico alla seconda edizione, quella del 14 Aprile 2002. Questa volta l’organizzazione è curata dalla Scuola Piersandro Muzio, sono trascorsi 30 anni e ancora una ricorrenza, gli ottanta anni della Sezione. Sono 52 gli scialpinisti che si cimentano nella gara, molti gli allievi cresciuti nell’ambito della Scuola ma ampia la presenza degli scialpinisti della prima ora.
Notevole il lavoro di preparazione e organizzazione dell’evento conclusosi con la riunione in sede del 14 marzo per le definizioni di dettaglio. Si respira una grande voglia di esserci. La gara, nella contraddizione del termine è dichiarata non competitiva, ma si compete, eccome si compete! Ha vinto Paolo Alberelli in 1h e 45’ seguito a breve distanza da Piero Gorret e Mario Sachero.

 

... la partenza ... ... l'arrivo ... ... i vincitori ...

    

  

Molto calorosa l’accoglienza al rifugio del “custode” Alessandro Bado, non solo the caldo ma anche polenta e vino corrono in abbondanza, e si vede in questa immagine rubata. Le numerose tavolate hanno tenuto banco in grande allegria sino all’ora di scendere.

 

 

 


 

 

Ancora attraverso le immagini il ricordo di tre momenti significativi che hanno caratterizzato la giornata:
I sette già presenti nella prima edizione del 1972, nella foto, pur presente, manca Luciano Mello.
I meno giovani dell’”impresa” Mariangela Milici e Luciano Mello ed il più giovane Stefano Chiavarino, 8 anni, salito a piedi sulle tracce.
Un fiore per il Bado, gentile pensiero femminile per chi da mesi vede solo bianco.

 

 

 

 

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